La “Festa della donna 1992” vede la nascita del Premio internazionale
“UNA MIMOSA PER L’AMBIENTE”.
,Con la scelta del primo nominativo da premiare le promotrici di questa iniziativa si ripropongono di consegnare annualmente, nella data significativa del 8 marzo, una simbolica Mimosa d’oro ad una donna.
Una donna che si sia distinta nella divulgazione, nella promozione e nel sostegno delle tematiche ambientali, con concretezza e professionalità.
COME NASCE QUESTO PREMIO
La giuria si è costituita per adesione di componenti diverse fra loro.
In comune le giurate hanno il fatto di essere donne e di interessarsi di natura.
Questo interesse risale, per tutte, a tempi in cui parlare di ecologia non era di moda.
Tra le promotrici dell’iniziativa ci sono professioniste delle discipline biologiche e mediche che quotidianamente nello svolgere il proprio lavoro misurano quanto e come i guai della natura diventino guai per l’uomo; ce ne sono altre impegnate nel “Comitato difesa ambientale Bassa Est” di Parma; ci sono insegnanti che vedono la difficoltà di tramettere il messaggio educativo che spesso contrasta con la realtà.
utte con sentimenti di stima e gratitudine per chi “fa qualcosa” per l’ambiente e per chi se ne occupa con impegno e spesso con difficoltà.
Anche pensando alle generazioni future ci sentiamo in debito con queste persone e ci è piaciuta l’idea di un premio a chi, donna, si distingue nell’affrontare questi temi.
L’incontro tra le varie promotrici è avvenuto perchè tutte si sono interessate ad un problema ambientale locale, ma con risvolti e risonanze generali. Ad esempio l’assurda localizzazione di un progetto di installazione di un forno inceneritore al Pirro di Viarolo, in una zona preziosa dal punto di vista naturalistico e vicinissima ad un’area protetta ed alla zona dei “fontanili” che, non a caso, vengono definiti “Musei naturalistici all’aperto”.
Pur con esperienze diverse, ci si è trovate unite nel sostenere la tutela del patrimonio naturale .