Domenica 7 giugno si celebra in tutto il mondo “La giornata mondiale dei rondoni”. Perchè sono animali amici dell’uomo dato che mangiano ogni giorno grandi quantità di mosche e zanzare che ci possono portare malattie e perchè il loro habitat riproduttivo è minacciato dalle nostre cattive pratiche che dipendono dalla non conoscenza delle loro necessità. I rondoni tornano ogni primavera dall’Africa per riprodursi anche in Italia e hanno bisogno di piccoli fori aperti sotto i coppi dei tetti e nelle facciate dei palazzi. Amano i nostri centri storici perchè ci sono ancora le tegole aperte e le buche pontaie dei palazzi antichi. Il rondone infatti vive sempre in volo (è fatto come un aereoplano!) e per fare il nido ha bisogno di un foro in posizione elevata per potersi da lì lanciare nel vuoto e volare. E’ il simbolo felice della bella stagione con i suoi voli di gruppo e il tipico stridio che viene utilizzato nella colonna sonora dei film per rendere l’idea dell’estate. Alcuni aspetti della sua vita sono ancora un po’ misteriosi (come fa a dormire in volo?) e questo lo rende ancora più interessante. A Parma è attivo il “Gruppo rondini & rondoni” di cui anche ADA fa parte che si impegna per sensibilizzare sulle semplici tecniche da applicare nel restauro di palazzi antichi e nella costruzione di nuovi edifici in modo che possano accogliere questi formidabili ed utili volatori. Parma e provincia sono tra gli esempi positivi a livello nazionale nella tutela della specie con la realizzazione concreta di buone pratiche: il restauro della Chiesa di San Francesco del Prato con la tecnica originale messa a punto dal responsabile Geometra Saverio Borrini, il restauro dell’Ospedale Vecchio con la riapertura selettiva delle buche pontaie sotto la guida sensibile dell’Ing. Sara Malori, il recente montaggio di 3 nidi artificiali per rondoni sulla Caserma dei Carabinieri di Sorbolo. E altri esempi si potranno aggiungere per l’interessamento della Soprintendenza e dell’Università. Il Comune di Parma sta predisponendo il Regolamento del benessere animale che dovrebbe riportare le norme definitive per impedire la chiusura totale dei fori e dei coppi indispensabile per la sopravvivenza della specie. La pubblicazione del regolamento sarà una tappa fondamentale nell’azione di tutela e di educazione. Un bel progetto in questo senso è in corso da alcuni anni al Liceo Ulivi di Parma con la mappatura da parte di un gruppo di studenti coordinati dal prof.Andrea Beseghi dei siti di riproduzione di rondini, rondoni e balestrucci nel centro storico della nostra città. Anche il Movimento Italiano per la Gentilezza con il suo presidente Giorgio Aiassa sostiene le iniziative di protezione.
Il rondone affascina non solo i naturalisti, ma anche poeti e giornalisti. Ecco nei versi di Giancarlo Baroni e nelle foto sue e del giornalista Gabriele Balestrazzi un omaggio a questo formidabile volatore che riempie di voli e di vita il cielo primaverile di Parma. “Inseguo mosche e zanzare/e percorro distanze illimitate. La notte/continuo la mia gara/non la sospendo” (da I merli del Giardino San Paolo e altri uccelli, Grafiche STEP)
La foto del rondone nel cielo di Parma è di Gabriele Balestrazzi, le foto dei rondoni in volo sul Duomo di Parma sono di Giancarlo Baroni