Giorno della Memoria. “Il pianoforte di Einstein guarda le stelle”. L’attrice Paola Ferrari legge un brano dal libro di Valentina Alberici.

Il 27 gennaio, ricorrenza della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, si celebra il Giorno della Memoria: ricordi e testimonianze per non dimenticare la Shoah. ADA offre un contributo, con l’interpretazione dell’attrice Paola Ferrari che legge un brano dal nuovo libro “Il pianoforte di Einstein guarda le stelle” dell’autrice parmigiana Valentina Alberici. “Ho scritto la storia di questo pianoforte appartenuto alla famiglia Einstein perchè la vicenda mi ha emozionato. In un’epoca in cui i testimoni diretti delle persecuzioni durante la dittatura fascista stanno via via scomparendo, questo pianoforte ci riporta a un periodo che troppo spesso rischia di essere dimenticato. Ci ricorda le tante vite travolte da quelle persecuzioni, e le azioni di chi – nel bene o nel male – ha deciso da che parte stare.” dichiara l’autrice. Si tratta della storia vera di di un sogno spezzato: quello della famiglia Einstein in Italia. Una storia di amicizia e di amore per la musica negli anni del razzismo di Stato imposto dalla dittatura fascista. Come tanti stranieri innamorati dell’Italia, Maja Einstein aveva scelto di vivere sulle prime colline di Firenze, in una casa immersa nella splendida campagna toscana. Con l’arrivo del pianoforte Blüthner che il fratello Albert aveva accuratamente scelto per lei, la felicità sembrava ormai a portata di mano. Ma gli anni a venire dovevano riservare crimini e tragedie inimmaginabili che non risparmieranno la famiglia Einstein. Mentre tutt’intorno si consumerà il dramma delle molte vite travolte dalle leggi razziali fasciste, il pianoforte dell’ebrea tedesca Maja Einstein scamperà alle razzie e alla distruzione grazie all’amicizia con il connazionale Hans-Jo, pittore «ariano» che odia la guerra e che non si è lasciato contagiare dalla propaganda razzista di Hitler e Mussolini. Oggi il pianoforte di Maja Einstein, che lo stesso Albert suonava ogni volta che raggiungeva la sorella a Firenze, è custodito presso la biblioteca dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e le sue note risuonano nei concerti sotto la volta stellata e in occasione della Giornata della Memoria. Per chi desidera approfondire questa storia bella e tragica il libro è disponibile al link: